Mysql
PHP è un linguaggio di programmazione scripting open source, che viene eseguito dal lato server e di
solito utilizzato per realizzare dei siti dinamici. PHP è l’abbreviazione di “Personal Home Page
Tools”. La grande differenza di questo linguaggio in confronto all’HTML o CSS è che quest’ultimi
vengono interpretati dal browser mentre il PHP è eseguito direttamente sul web server, dove tutti
gli script del linguaggio generano le istruzioni HTML che poi vengono riferite al browser e a
quest’ultimo, in seguito, viene trasmesso direttamente il risultato dello script eseguito e non il
codice in sé. Il linguaggio di programmazione PHP è utilizzato maggiormente nella programmazione
lato server, soprattutto nella creazione di pagine dinamiche e applicazioni, senza contare la
compilazione di app desktop e programmazione delle righe comando.
Questo linguaggio è uno dei
più
utilizzati ma anche user-friendly, in particolare per i principianti per via di un grande database
di scripting tramite una licenza PHP speciale, che permette di modificare in ogni momento e
liberamente il codice sorgente, l’ideale per ogni programmatore. A conferma della fama e
dell’utilità del linguaggio PHP, i più noti CMS come WordPress, Joomla, Drupal e TYPO3 sono basati
proprio sul linguaggio Personal Home Page Tools. Secondo i dati di un sondaggio aggiornato fino
all’aprile del 2017 da parte di W3Techs, oltre l’80% delle pagine del web utilizza il PHP come
linguaggio di scripting, risultando come quello più amato dai programmatori di tutto il mondo.
Nonostante questo incredibile dato, ciclicamente nelle varie community si torna a parlare di un
“declino” del linguaggio PHP, viste le oramai numerose alternative.
Il problema però diventa grave
quando le aziende utilizzano degli applicativi che si basano su versioni obsolete del linguaggio di
programmazione PHO. Questa situazione è facilmente applicabile ad ogni altro linguaggio di
programmazione, perché solitamente le imprese non hanno a disposizione i fondi necessari per
aggiornare le proprie build o mancano addirittura le competenze tecniche specifiche per farlo. In
questa maniera le società si espongono a possibili criticità soprattutto verso i clienti, mostrando
importanti falle di sicurezza visto che le versioni da loro utilizzate non hanno più un supporto
ufficiale.
Per poter usufruire degli script PHP il programmatore PHO esperto è necessario che acceda ad un web
server, in grado di interpretare il linguaggio scripting, inoltre si deve usufruire di un interprete
PHP. Di solito si tratta di una parte del software che in automatico riconosce i codici PHP inseriti
all’interno di un file. Il PHP è supportato da tutti i classici server web, mentre l’interprete
spesso è compreso nel pacchetto del download PHP. Per poter iniziare qualsiasi progetto, è
consigliabile visitare la pagina ufficiale php.net dove sono disponibili tutte le informazioni. Il
PHP spesso è integrato con un modulo server o come FastCGI, anche se è altamente sconsigliato
utilizzare l’interprete come programma CGI perché diminuirebbe drasticamente le performance. Insieme
a questo linguaggio di programmazione, spesso è accostato l’Apache http Server e se tutto questo
viene ampliato con un database MariaDB o MySQL, in base al sistema operativo, parliamo di WAMP
(Windows), MAMP (macOS) e LAMP (Linux).
Per facilitare il compito, anche per i principianti, gli
stack per il web sono disponibili a pacchetti già preconfigurati ed i più utilizzati sono EasyPHP e
XAMPP. Grazie all’integrazione con i database sarà possibile da subito mettersi all’opera senza
spendere denaro visto che tutti i prodotti – come il web server, l’interprete PHP e il database –
sono assolutamente free e soprattutto sono software facili da installare ma soprattutto da
configurare. XAMPP, per esempio, ha degli esempi di codice per far comprendere immediatamente il suo
funzionamento. Stesso discorso per EasyPHP, che al suo lancio mostra anche lo stato del web server
Apache e del database MySQL. Il primo script che si effettua in questi casi è “Hello World”, ormai
diventato una vera e propria usanza.
Per iniziare a creare uno script basterà iniziare a scrivere il
codice tramite uno dei tanti editor di testo: si sconsiglia vivamente di utilizzare Word processor,
visto che potrebbe inserire delle righe di controllo nascoste che comprometterebbero totalmente il
lavoro. Per questa ragione si consiglia il semplice editor testuale Notepad – per gli utenti Windows
– o Text Edit – per i possessori di Macintosh.
Una volta creato lo script, si consiglia di salvarlo
con un nome facilmente riconoscibile e soprattutto fare attenzione all’estensione: salvare il file
in formato “nome.php” e non “nome.html”, poiché il web server non andrà a cercare dei codici PHP in
un file .html, anche se è possibile far sì che il web server cerchi ad ogni file dei codici PHP in
file che hanno una estensione diversa ma è si preferisce evitarlo, visto che diminuisce le
performance del sistema. Molto importante la posizione dove viene salvato il file, infatti deve
essere inserito nella root del web server, di cui la cartella cambia nome in base al programma che
utilizzate, se EasyPHP o XAMPP.
Una volta effettuati questi passaggi basterà digitare
http://localhost/nomescript.php e finalmente sarà visibile nella pagina del browser lo script
elaborato. Unico errore assolutamente da non fare è quello di non concludere ogni istruzione del
linguaggio PHP con un punto e virgola, in quel caso otterrete una schermata di errore dove viene
indicato il problema. Questa tipologia di linguaggio è molto più inflessibile di altre, come
JavaScript, dove in automatico il programma riesce a riconoscere tutte le istruzioni anche se non è
delimitato da un punto e virgola.
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