keylogger
Qualsiasi cosa passi per un dispositivo collegato ad internet può essere in qualche modo recuperato:
se avete digitato da un computer o dallo smartphone personale qualche informazione sensibile,
sappiate che è possibile intercettare gli input che vengono inviati alle tastiere, sia touch che
fisiche e questi strumenti sono definiti Keylogger.
La parola è facilmente traducibile come
“registratore di tasti”, poiché permettono di memorizzare i tasti premuti e quindi di salvare ogni
informazione inserita su internet. Questa tecnologia viene utilizzata anche in diversi ambiti di
sicurezza, come le aziende che monitorano le attività dei propri dipendenti sul web o dei genitori
che vogliono avere una sorveglianza maggiore sui propri figli. Il Keylogger Android, Windows, iOS
difende l’hardware o il software in uso presso il rispettivo dispositivo collegato ad internet.
Questi software devono essere utilizzati per reali motivi professionali, ad esempio in diverse
nazioni il keylogger può essere utilizzato dal datore di lavoro per controllare che i propri
dipendenti non utilizzino gli strumenti per motivi personali, mentre in altri Stati è definito non
autorizzato essendo una “forma eccessiva di sorveglianza”. Il keylogger non è solo uno strumento per
i vari hacker del web ma anche per diverse società: diversi colossi del web sanno come utilizzare i
“registratori di tasti” specialmente nell’ambito hardware.
Le tipologie di keylogger si dividono essenzialmente in due:
keylogger hardware e keylogger
software.
Nel primo caso c’è il bisogno di avere un accesso fisico alla tastiera che deve essere
controllata, ma allo stesso tempo è anche il metodo più efficace perché è completamente indipendente
dal sistema operativo. Per effettuare un keylogger di successo, basta inserire un dispositivo
elettronico, che generalmente viene collegato nel cavo di comunicazione tra tastiera e il computer.
Per i software invece la situazione è leggermente diversa: sono dei programmi creati appositamente
per catturare ogni input della tastiera e possono essere installati sia sul personal computer che
sugli smartphone.
I keylogger software però sono indicati come dei malware, ovvero dei virus
informatici, ed è molto facile infettare la propria workstation: basta una vulnerabilità del sistema
operativo, del browser, un file che siamo invitati a scaricare o altre applicazioni modificate che,
una volta installate sui dispositivi, inseriscono di nascosto vari keylogger. È facile proteggersi
dai software di “registratori di tasti”, poiché su ogni dispositivo è necessario avere un antivirus
aggiornato che effettua delle scansioni periodiche e un antimalware, in modo da essere più protetti.
Se si tratta di un keylogger hardware invece, l’unico modo per eliminarlo è quello di controllare
fisicamente la tastiera, anche internamente, e controllarne i cavi. Dopo tutte queste accortezze,
potrebbe essere complicato proteggersi dai keylogger, visto che negli ultimi anni sono diventati
estremamente sofisticati e che riescono addirittura a sfuggire ai controlli più dettagliati, però
sulla rete sono facilmente disponibili diversi tool di sicurezza che bloccano questi malware e sono
compatibili per qualsiasi sistema operativo.
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